Un aspetto molto interessante e relativamente recente, svelato dagli studi sulla Lettura Dialogica, sono i benefici apportati al bambino a livello di inclusione, inteso sia come capacità di comprendere e relazionarsi agli altri sia come valorizzazione di se stesso.
L’inclusione è un termine particolarmente utilizzato in epoca recente e la sua importanza è assai rilevante. L’inclusione sociale indica lo stato di appartenenza a qualcosa, esso rappresenta una condizione di vita in cui chiunque ha assicurato uno stato di equità e di identiche opportunità, indipendentemente dalla presenza di diversità, disabilità o ‘minorità’, cioè inferiorità di diverso genere numerica, psicologica, politica, sociale o altro.
Un approccio aperto e inclusivo, nel bambino, è un potente strumento di sviluppo che permette al bambino, al di là di differenze e particolarità, di vedere la sostanza e la qualità di persone e cose e quindi di approcciarsi positivamente e costruttivamente a nuovi aspetti e modalità di vita. Un approccio inclusivo insegna la bambino a dialogare, scoprire, comprendere nuovi punti di vista e, in ultima analisi, ad avere una visione più ampia e completa della vita, dei comportamenti, delle soluzioni ai problemi.
La Lettura Dialogica, per sua stessa natura, tende verso un atteggiamento inclusivo perché amplia il vocabolario, si basa sul dialogo costante e stimola a osservare e comprendere nuovi punti di vista. Tutto ciò va a vantaggio di una educazione aperta e comprensiva verso le specificità e particolarità altrui che non vengono più viste come difficoltà ma come soluzioni e opportunità.
Se la Lettura Dialogica stimola da un lato un atteggiamento inclusivo da parte del bambino verso gli altri, essa ‘altra parte consente anche al bambino di sentirsi a suo agio e affrontare con maggiore armonia il senso di inadeguatezza tipico dell’infanzia e dell’adolescenza.