Disturbi Specifici dell’Apprendimento 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) di solito si manifestano in età scolare e possono presentarsi con gravi difficoltà nella lettura (Dislessia, vai alla pagina dedicata), nell’espressione scritta (Disortografia, Disgrafia), nel calcolo (Discalculia) e nell’apprendimento in generale.
Queste difficoltà possono presentarsi singolarmente oppure in maniera associata e, di solito, i primi ad accorgersene sono gli insegnanti. Se un bambino presenta una di queste difficoltà non significa che è meno intelligente o promettente degli altri.

Di fronte a un Disturbo dell’Apprendimento è importante che i genitori collaborino con gli insegnanti e si rivolgano a un professionista esperto, per comprendere le cause ed eventuali fattori emotivi che influiscono sulle abilità del bambino. In questo modo è possibile “pianificare” il programma didattico adeguato e il trattamento opportuno in relazione al caso specifico, per alleviare o prevenire il disagio e la sofferenza del bambino. 

Nei casi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) la Lettura Dialogica può avere un importante ruolo di supporto al lavoro pianificato dallo specialista. Infatti un’ampia letteratura scientifica specialmente a partire dagli anni 2000 in avanti ha dimostrato l’efficacia di questo metodo, in supporto dell’attività specialistica. La formazione del vocabolario, la lettura guidata, lo stimolo alla discussione, la comprensione e l’interpretazione della storia condivisa con il genitore e/o l’insegnante, sono tutti fattori che contribuiscono al di là di ogni ragionevole dubbio alla crescita e allo sviluppo del bambino e specialmente in presenza di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Discalculia – Si parla di Disturbo del calcolo o Discalculia quando la capacità di fare calcoli è molto inferiore alla media, all’età e al livello di educazione scolastica ricevuta. Il bambino può avere un quoziente intellettivo alto, ma fa fatica a contare, non riesce a imparare le tabelline e a capire i concetti matematici, non riconosce i simboli matematici e aritmetici e non riesce a raggruppare gli oggetti della medesima specie o categoria. Altri sintomi sono la difficoltà anche a stare attento e a copiare in maniera corretta figure e oggetti. Il disturbo sovente compare insieme ad altri Disturbi dell’apprendimento, come il Disturbo della lettura o dell’ Espressione scritta. Le cause della Discalculia possono essere di diverso genere e vanno dalle sofferenze al momento della nascita, come ad esempio l’asfissia, a danni e lesioni neurologiche. Possono essere familiari (ad es. in presenza di parenti di primo grado e genitori con Disturbi dell’Apprendimento), emotive o legate al tipo di istruzione scolastica. Queste difficoltà possono essere superate con percorsi personalizzati, molto efficaci nell’aumentare il rendimento dei bambini. La Lettura Dialogica si è dimostrata un valido supporto al lavoro previsto dallo specialista in numerosi casi di Discalculia.

Disturbo dell’espressione scritta – Il disturbo dell’espressione scritta è una disabilità dell’apprendimento nell’attività di scrittura. Non implica abilità tecniche come l’ortografia e la calligrafia, le difficoltà in quelle aree sono solitamente intese come disgrafia. Invece, implica avere difficoltà a esprimere pensieri per iscritto. I bambini con questo disturbo hanno difficoltà ad imparare ad esprimersi correttamente per iscritto, rispetto all’età e all’istruzione scolastica ricevuta. I bambini con questo disturbo hanno anche difficoltà a organizzare i testi in modo coerente. Il disturbo è indipendente dall’intelligenza del bambino ed è comune insieme ad altri disturbi specifici dell’apprendimento. Ad esempio, il disturbo si manifesta insieme a problemi nell’espressione del linguaggio e deficit percettivi e motori. Se la grafia è molto scorretta e disordinata, si consiglia di consultare uno specialista per una possibile diagnosi di Disturbo della Coordinazione dello Sviluppo.

Disgrafia è un disturbo che coinvolge abilità tecniche come l’ortografia e la scrittura a mano. I bambini commettono errori di grammatica e di punteggiatura e nella suddivisione delle sillabe che compongono le parole.; la scrittura è irregolare e di difficile lettura.