Framework operativo per Insegnanti

DMA Education ha sviluppato con la collaborazione del romanziere Davide Amante un quadro operativo di criteri indispensabili per la lettura dialogica.
Questo quadro operativo è stato supervisionato e approvato dal romanziere Davide Amante e da un selezionato gruppo di valutazione di insegnanti, professori, psichiatri e psicologi.
L’obiettivo di questo quadro è quello di fornire agli insegnanti uno standard, un metodo di riferimento.

Definizione dell’attività in classe
La lettura dialogica è il coinvolgimento sistematico dei bambini, sotto la supervisione e la guida di un insegnante, nel dialogo intorno a un libro per bambini e nello sviluppo di pensieri e punti di vista basati sul tema del libro, con l’obiettivo di ampliare il linguaggio e il vocabolario dei bambini.

Il gruppo di lettura
Lo scopo della Lettura Dialogica è quello di dare a ogni bambino l’opportunità di parlare e interagire con l’insegnante, quindi il numero di bambini che partecipano al gruppo di lettura viene scelto tenendo conto di questo aspetto.

La scelta del libro per i bambini piccoli
L’insegnante seleziona il libro da leggere in classe. Con i bambini piccoli il libro dovrebbe avere un numero adeguato di immagini, almeno tante pagine quante il testo o più. Il testo dovrebbe essere semplice e chiaro ma non ovvio o privo di originalità.

La scelta del libro per i bambini di qualsiasi altra età ad eccezione dei bambini piccoli
L’insegnante seleziona il libro da leggere in classe, la scelta del libro per bambini adatto alla lettura dialogica è particolarmente importante. La scelta è basata sull’esperienza e sulla sensibilità dell’insegnante. Il libro giusto è quello che comunemente definiamo un ‘buon libro’, un libro che soddisfa determinati criteri di qualità soprattutto in termini di contenuti.
Dovrebbe essere chiaro che i libri per bambini con storie e illustrazioni semplicistiche e ripetitive, inevitabilmente limitano le risposte e le interazioni, come chiariscono i ricercatori Diana Brannon e Linda Dauksas dell’Elmhurst College nella loro ricerca accademica sull’efficacia della lettura dialogica (2014). D’altra parte l’insegnante non deve avere paura di scegliere un libro considerato per un’età più grande di quella dei bambini che partecipano alla sessione di Lettura Dialogica o considerato “troppo difficile”. Il punto qui non è che i bambini comprendano a fondo la storia, ma che esplorino curiosità, emozioni, contesto e trovino un proprio punto di vista, un argomento di discussione attorno al quale interagiranno con l’insegnante.

Lettura di più libri in lettura dialogica
La lettura di più libri dovrebbe essere evitata. Consigliamo invece la lettura di un libro alla volta. L’insegnante dovrebbe leggere un paragrafo e subito dopo avviare una discussione sul paragrafo, rivisitandolo definendo gli oggetti, caratterizzando i personaggi e descrivendo cosa sta succedendo, infine lasciando che i bambini raccontino di nuovo la storia e promuovendo una discussione sul punto di vista dei bambini intorno quel particolare paragrafo. Una volta terminato, l’insegnante dovrebbe passare al paragrafo successivo promuovendo una nuova discussione attorno ad esso. Questo è importante perché i bambini imparino, proprio come nella vita reale, che le storie vanno avanti indipendentemente da quanto desideriamo discutere intorno un determinato evento o momento, imparando perciò che l’interpretazione di una storia è collegata al tempo e al contesto e che spesso la storia diventa più interessante, e anche più comprensibile, man mano che avanziamo.

Scopo di primo livello della lettura dialogica
Il primo scopo della lettura dialogica è quello di costruire il vocabolario dei bambini e le abilità linguistiche orali. L’insegnante, dopo aver letto un paragrafo, fa domande, ripete parole, suggerisce sinonimi, amplia le risposte dei bambini. Questa attività dovrebbe essere ripetuta accuratamente fino a quando i bambini non si sentiranno a proprio agio nell’usare il nuovo vocabolario proposto dal libro. Quindi l’insegnante può passare al paragrafo successivo.

Fase di valutazione
Dopo aver letto un capitolo o una serie di paragrafi, l’insegnante dovrebbe valutare il vocabolario dei bambini utilizzando le domande Dove, Cosa, Chi, Quando. Questo porta direttamente allo scopo di secondo livello della lettura dialogica.

Finalità di secondo livello della Lettura dialogica
Una volta che i bambini si trovano a proprio agio nell’usare il vocabolario del libro, l’insegnante sprona i bambini a descrivere con parole proprie ciò che sta accadendo, sostenendo il punto di vista o i commenti dei bambini sulla storia, arrivando ad accettare e promuovere interpretazioni o sviluppi della storia che divergono o aprono nuove direzioni rispetto alla storia stessa. Questo processo non solo aiuta i bambini a imparare a contestualizzare e comprendere gli eventi, ma li aiuta ad attivare un processo creativo attorno a una determinata storia, che stimola i bambini ad aprire la loro mente a diversi punti di vista. Qui, l’insegnante dovrebbe lasciare i bambini liberi di proporre i loro punti di vista e dovrebbe intervenire solo quando e se il processo creativo dei bambini si discosta completamente dalla storia del libro, aiutandoli a rimanere in carreggiata mentre elaborano il loro processo creativo. Questo è un aspetto fondamentale della Lettura Dialogica ed è chiamato fase di espansione. In questa fase l’insegnante sceglie di focalizzare il processo di espansione più sulle immagini del libro o sul testo o su entrambi, a seconda dell’età e del livello di vocabolario dei bambini.

Finalità di terzo livello della Lettura dialogica
L’insegnante incoraggia la conversazione tra il gruppo, sui punti di vista e le interpretazioni della storia proposta dai bambini. Questa fase è molto importante ai fini relazionali, perché invita i bambini a confrontare i propri pensieri con i coetanei, a prendere coscienza dei diversi punti di vista, a imparare a relazionare il proprio punto di vista con gli altri. In questa fase i bambini dovrebbero poter esprimere il loro punto di vista, lasciando che guidino, seguano o partecipino alla discussione di gruppo a seconda del loro carattere e attitudine. L’insegnante dovrebbe intervenire solo quando viene rilevato un eccesso comportamentale.

Aspetti chiave del processo di lettura dialogica
Divertirsi è la parola d’ordine. Il processo di lettura dialogica non dovrebbe mai essere forzato e l’insegnante dovrebbe sempre mostrare interesse e curiosità. L’insegnante può anche promuovere un’interpretazione ovviamente errata e sciocca, per stimolare la reazione e la discussione dei bambini. La partecipazione dei bambini dovrebbe essere sempre lodata.