Tradizionalmente il genitore o l’insegnante si basano sulla propria esperienza e competenza per selezionare determinati libri, in base alle indicazioni di età e alla capacità di lettura soggettiva del bambino. libri vengono poi sfogliati e letti dal bambino autonomamente oppure con l’ausilio dell’adulto, il caso più tipico è ad esempio il genitore che sfoglia e legge un libro la sera prima del sonno.
Sia che il bambino sfogli e legga autonomamente sia che l’adulto sfogli e legga la storia al bambino, in entrambi i casi l’approccio alla storia, ai suoi contenuti e alle immagini, dal punto di vista del bambino è passivo. iò vuol dire che il bambino “riceve” la storia e le immagini e le elabora nella propria interpretazione e immaginazione.
Ciò non costituisce certo un problema, anzi va benissimo. Ma l’aspetto interessante che introduce la Lettura Dialogica la possibilità di dialogare, interpretare e sviluppare la storia e le immagini raccontate dal libro. In sostanza la Lettura Dialogica aggiunge un aspetto migliorativo, che si riverbera su tutto lo sviluppo complessivo del bambino, perché stimola e coinvolge diverse attività.
Nella Lettura Dialogica infatti l’adulto legge ad esempio un paragrafo e subito dopo si ferma e coinvolge il bambino attivamente, chiedendogli come ha immaginato questo paragrafo e come lo interpreta, in sostanza cosa ha visto in quel paragrafo e cosa ne pensa. Il bambino immediatamente assume un ruolo attivo, stimolato dall’adulto.
Il punto di riferimento rimane la storia, il libro ha quindi un ruolo molto rilevante, perché è su di esso e sulla storia illustrata e contenuta che si sviluppa il dialogo con l’adulto. E’ bene qui chiarire che il ruolo importante è quello del libro e non quello dell’adulto, quest’ultimo infatti non impone un proprio punto di vista o una propria interpretazione della storia e delle immagini ma, al contrario, si limita a stimolare il bambino al dialogo, lasciando poi che sia il bambino a condurre la discussione e seguendo il bambino nella sua interpretazione della storia, discutendo sulla sua interpretazione della storia. L’adulto qui si limiterà a ‘condurre ‘ il dialogo affinché l’interpretazione del bambino abbia un senso coerente con la storia ma in nessun modo limitando l’immaginazione o il percorso che il bambino intende prendere intorno alla storia.
In tal modo il bambino attivamente interpreta immagini e storia raccontate nel libro e addirittura propone soluzioni alternative nell’ambito della storia stessa. L’elemento che accomuna bambino e adulto è il costante ritorno alla storia stessa, proseguendo nella lettura del paragrafo successivo. questo fattore è decisivo perché permette a adulto e bambino di instaurare un dialogo intorno a un elemento condiviso che è la storia stessa, di sviluppare e condividere l’interpretazione del bambino intorno alla storia, ma di mantenere aderenza e coerenza nel dialogo, tornando al paragrafo successivo della storia.
In definitiva, il libro guida la storia sviluppata da bambino e adulto. E’ intuitivo che in questo procedimento il bambino riceve una serie di stimoli importantissimi. Lo stimolo a leggere, ascoltare e comprendere; lo stimolo al dialogo con l’adulto; lo stimolo ad interpretare con la propria personalità i contenuti della storia; lo stimolo sviluppare autonomamente la propria immaginazione entro però i limiti ben definiti stabiliti dal libro.
In questo procedimento è indispensabile la scelta del libro, che deve rispondere a precisi requisiti di qualità nei contenuti e di estensione della capacità immaginativa introno ai contenuti.