Efficacia della Lettura Dialogica

La Lettura Dialogica fu inizialmente sviluppata da un gruppo di psichiatri, nei primi anni ’80, come metodo per assicurare una maggiore alfabetizzazione ai bambini delle classi meno abbienti americane. Il metodo, i primi anni, si rivolgeva soprattutto alle famiglie in cui i genitori dedicavano poco tempo ai bambini o comunque in cui vi era una scarsa presenza e interazione fra bambini e genitori, per esigenze lavorative o per gap culturali. In quella prima fase il metodo si affidava fortemente al ruolo dell’insegnante che, proprio grazie alla Lettura Dialogica poteva instaurare un rapporto più stabile più attento con i bambini, in qualche modo compensando i disagi familiari.

Coinvolgere i bambini di ogni età nella Lettura Dialogica significava infatti, non solo instradarli e aiutarli nello sviluppo di una corretta alfabetizzazione, ma significava altresì instaurare con i bambini un dialogo, condividere i loro pensieri e le loro preoccupazioni, intorno a un argomento neutro come può essere un libro. I bambini non erano ascoltatori passivi di una storia letta dall’insegnante ma partecipavano attivamente nell’interpretare la storia, valutarne ogni aspetto e confrontarla con la loro vita reale. L’insegnante in questo modo disponeva di uno strumento potente per compensare l’assenza di dialogo e la scarsa alfabetizzazione delle famiglie da cui questi bambini provenivano, compensandone quindi le limitazioni.

La Lettura Dialogica si dimostrò estremamente efficace, tanto che furono condotti numerosi studi da pedagoghi, psicologi ed esperti della comunicazione per ottimizzare questo metodo. Ma ben presto ci si accorse che, se il metodo era nato come soluzione per affrontare problematiche di disagio e scarsa alfabetizzazione nei bambini più piccoli in età scolastica, esso in realtà si rivelava altrettanto efficace anche nei bambini più grandi e con minori disagi familiari ed anche con situazioni familiari del tutto regolari.

Ciò indusse ad un’ulteriore spinta verso la ricerca intorno al metodo della Lettura Dialogica, tanto che fra gli anni ’90 e 2000 si registrarono numerosi e diffusi studi intorno alla Lettura Dialogica, che apportarono al metodo una ulteriore ottimizzazione ma soprattutto che cominciarono a diffonderne la validità in tutto il mondo.

Negli anni più recenti, grazie anche ai tanti studi svolti nelle classi con presenze eterogenee che vedevano la frequentazione di bambini con livelli di maggiore o minore alfabetizzazione oltre a bambini con disagi o difficoltà di sviluppo, si è potuto constatare con la Lettura Dialogica esercita un significativo beneficio a livello generale ma soprattutto in quei bambini con evidenti difficoltà o problematiche che vanno dalla dislessia all’autismo.